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Gli sviluppi del settore illuminotecnico: parliamo con Enrico Pianezzola

Scritto da Redazione | Apr 27, 2022 8:00:00 AM

Abbiamo intervistato Enrico Pianezzola, Project Manager della linea Living Now di Bticino, per approfondire alcuni trend del settore illuminotecnico afferenti al comparto installazione civile.

Come evolve l’installazione residenziale? In che direzione si sta muovendo l’azienda? In questo articolo Enrico ci fornisce uno sguardo approfondito sui progetti di Bticino, rinomato brand del settore del gruppo Legrand dall’anima tutta italiana, realizzati anche in collaborazione con SLIM.

Nello specifico:

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Bticino: un’overview dell’azienda

Buongiorno Enrico, prima di iniziare la nostra intervista può raccontarci il suo ruolo all’interno di Bticino?

La mia carriera professionale è legata a Bticino fin dagli anni ‘90, quando ho iniziato il mio percorso come progettista nell’ambito civile e, in particolare, mi sono occupato di installazione residenziale, uno dei settori portanti per la nostra azienda. Il mio ruolo ha subito un’evoluzione nel corso degli anni: sono diventato Project leader, posizione nella quale mi sono occupato della realizzazione di interi progetti per il residenziale. Successivamente, da gennaio 2022, ricopro la figura di Responsabile dello sviluppo prodotti civili per Bticino. La mia divisione è composta da 33 persone tra progettisti, industrializzatori, tecnici dei controlli dimensionali e qualità di progetto.

Di quali progetti si sta occupando?

Uno degli ultimi lavori realizzati riguarda la linea Living Now, la serie civile premium che ha riscontrato un notevole successo non solo in Italia ma a livello mondiale. La linea è stata esportata in diversi Paesi europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Turchia, Russia) e anche oltreoceano, (Messico, Cile, Perù, Brasile, India, Australia, Cina) ricevendo apprezzamenti che sono andati oltre le previsioni più rosee per volumi e quantità. Parallelamente a questo caso di successo, ho seguito anche la release di progetti specifici nell’ambito dell’installazione civile: abbiamo lavorato sulle placche in alluminio, vetro e pietra per la gamma Axolute e la gamma Màtix.

 

Gli sviluppi del settore illuminotecnico

Come è cambiato in questi ultimi anni il settore illuminotecnico?

Nell’ambito del settore illuminotecnico, dal punto di vista dell’installazione civile, la grande novità di questi ultimi anni riguarda l’installazione connessa. Bticino, nel suo catalogo, ha sempre avuto due tipi di installazione: tradizionale storica e sistemi domotici / automatizzati, i quali richiedevano un impianto apposito, completamente diverso dal tradizionale. L’installazione di sistemi domotici era considerata una nicchia per le specificità tecniche richieste per la gestione. L’impresa, negli anni, ha investito in maniera consistente per far evolvere i prodotti in questa direzione per cambiarli e modernizzare l’installazione residenziale. Con Living Now, Bticino ha lanciato l’impianto connesso intelligente, smart, facile da utilizzare poiché unisce il sistema di installazione di un impianto tradizionale ai vantaggi di un’installazione domotica.
La nuova linea di dispositivi nativamente connessi offre la possibilità di integrare più sistemi, controllare da remoto le luci, le prese e, al tempo stesso, monitorare i consumi in maniera semplice sia per l’utente, sia per l’installatore. Oggi l’Italia è il primo Paese europeo per installazioni connesse nel mondo civile, questo è un dato importante. Il nostro Paese ha recepito questo nuovo trend e sta operando nella direzione della personalizzazione dei sistemi di illuminazione, mentre in altri paesi tale funzionalità rimane più standardizzata.

Quali sono, secondo lei, le tendenze del settore del momento?

Da un punto di vista estetico, la tendenza è quella di realizzare dispositivi dalle forme sempre più lisce, piatte e minimal. Si tende a prediligere i monocromatismi, colori neutri che contribuiscono ad una perfetta integrazione tra l’architettura dell’ambiente nel quale deve essere inserito il dispositivo, la luce e il design.
Da un punto di vista strutturale, a partire dalla scelta dei materiali e dai processi di realizzazione del prodotto, vediamo un forte orientamento verso l’economia green che implica profondi cambiamenti dei processi industriali e progettazione dell’applicazione finale.

 

 

Parlando di sostenibilità e illuminazione, quali aspetti innovativi si prospettano per il futuro?

La sostenibilità è un tema fondamentale per Bticino e per l’intero gruppo Legrand. Su questo fronte, la nostra azienda si è imposta delle regole e degli obiettivi da raggiungere entro il 2024, i quali prevedono di portare il sustainability issue all’interno di tutti i progetti in fase di sviluppo. Tale impegno richiede azioni a tutto campo, partendo da un utilizzo ridotto delle materie plastiche e metalliche e dall’introduzione di materie plastiche riciclate o che arrivano da un ciclo virtuoso di economia circolare, ma non solo. L’attenzione alla tematica richiede un ripensamento del ciclo di vita completo di ciascun prodotto: ogni singolo componente deve essere smontabile e divisibile per poter essere, potenzialmente, riutilizzato sul mercato per altre funzioni o addirittura all’interno dell’azienda stessa. Questa nuova tendenza, supportata fortemente dal Gruppo, è volta alla massima riduzione dell’impatto ambientale della nostra azienda.


In questo senso, il mondo della Ricerca e Sviluppo guarda al futuro, a nuovi materiali in sostituzione delle materie plastiche. Oggi sul mercato ci sono materie plastiche che derivano dal riciclo meccanico delle materie stesse recuperate: si tratta di materiali che hanno caratteristiche meccaniche e tecnologiche leggermente inferiori rispetto a quelli di prima qualità, ma possono essere utilizzati in specifiche situazioni. Un’altra tipologia di materiali innovativi riguarda le materie plastiche biobased: non derivano dal petrolio, ma da altri elementi naturali e, pertanto, non producono gli stessi effetti di consumo di CO2 poiché nascono dall’impiego di una fonte rinnovabile. Per esempio, un policarbonato può essere ottenuto dalla sintesi della lignina, un materiale che deriva dal legno, fonte rinnovabile.
L’ultima generazione di materiali di questa tipologia arriva dal Giappone, si tratta di materiali di origine batterica che si presentano nell’aspetto e con la trasformabilità di una materia plastica.
Si sta affacciando sul mercato anche una nuova generazione di materiali riciclati: materiali che derivano da un riciclo chimico della plastica. In questo caso la plastica non viene più riciclata meccanicamente ma chimicamente, scomposta in monomeri che generano i polimeri per ottenere materie plastiche di prima qualità.

La collaborazione tra SLIM e Bticino

Bticino ha in atto un rapporto di collaborazione con SLIM: può dirci perché avete deciso di rivolgervi a SLIM? Quali ritiene siano i punti di forza di questa partnership?

Il rapporto di collaborazione tra SLIM e Bticino è solido e basato sulla condivisione di valori quali eccellenza, innovazione e qualità Made in Italy. Ci siamo sempre affidati a SLIM per la fornitura di dispositivi di segnalazione degli interruttori di diverse linee. Le grandi capacità di SLIM sono la flessibilità e la reattività; c’è sempre stato un rapporto diretto e collaborativo tra le parti che ci ha permesso di ottenere il massimo dal risultato finale. La capacità di rispondere in tempi brevi e la disponibilità a farsi carico di tutte le richieste progettuali, da quella più tecnica fino alla definizione della soluzione estetica migliore, sono senza dubbio valori aggiunti che ci hanno fatto scegliere SLIM per lo sviluppo di progetti in ambito illuminotecnico.

Parliamo nello specifico della collaborazione per la realizzazione di Living Now, la linea di placche di ultima generazione nativamente connessa. Qual è stata la richiesta effettuata a SLIM?

Nello specifico abbiamo lavorato con SLIM per retroilluminare gli invertitori, una funzione specifica dell’installazione elettrica che presenta caratteristiche meccaniche complesse. Avevamo necessità che il progetto venisse preso in carico in tempistiche ristrette e che ci venisse fornita la soluzione più adeguata. Ci siamo rivolti a SLIM consci delle loro capacità e con richieste ben precise. L’illuminazione che volevamo ottenere doveva ricalcare per qualità le caratteristiche della luce che avevamo già sviluppato, pur essendo introdotta in una meccanica completamente diversa. Successivamente è nata la necessità di avere a disposizione diverse tipologie di LED: uno bianco e uno blu.

Una volta giunti alla definizione del circuito, dei colori e dell’intensità della luce, abbiamo chiesto loro di assemblare i pezzi. SLIM è riuscita a soddisfare pienamente la richiesta progettuale, fornendoci un componente all’altezza delle aspettative e della qualità della linea dal design innovativo e dalle finiture ricercate.

Ringraziamo Enrico Pianezzola per questo prezioso contributo.

 

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